MATERIALE, LAVORAZIONE E CONTROLLI SUL PAVIMENTO DI BAMBU
In queste pagine parleremo di lavorazione, tecnologie utilizzate e controlli di qualità sulla pavimentazione in bambu.
La materia prima con cui viene prodotto il parquet Pavibamboo proviene da foreste situate nell’interno della Cina, ad un’altitudine intorno ai mille metri; si sa che tutti i legni crescono più lentamente quando sono in quota e cresce anche la densità del legno stesso, che sarà quindi più duro dello stesso bamboo cresciuto a quote più basse. Ne trattiamo qui.
Il materiale, una volta giunto in fabbrica, viene tagliato per il lungo ottenendo delle strisce lunghe e sottili, le quali verranno trattate di modo che tutta la parte vitale della pianta (zuccheri, nutrienti, ecc) diventi inerte e quindi stabile di colore e non attaccabile da funghi; in seconda battuta, i listelli verranno asciugati e condizionati per giorni interi di modo che raggiungano un certo livello di secchezza; quando sono pronti, vengono incollati e pressati insieme di modo che formino l’asse finale; questa, ancora grezza, viene piallata, tagliata, ancora asciugata, poi profilata con gli incastri voluti e infine trattata superficialmente. Tutto questo processo richiede una quarantina di giorni circa. Le altre due tipologie di parquet trattate da Pavibamboo (bamboo pressato e bamboo natura) hanno una lavorazione simile nelle grandi linee, ma diversa in parecchi passaggi, per i quali si rimanda alle apposite sottosezioni.
Una volta che il materiale è uscito dalla produzione, viene ulteriormente ispezionato prima che venga caricato nei container e imbarcato per l’Europa; i controlli sono piuttosto lunghi e comprendono, tra le altre cose, test di misurazione dell’umidità (fondamentale), profilatura corretta delle tavole, peso delle stesse, test di resistenza della finitura superficiale ed esame visivo generale.