Di seguito una breve terminologia preliminare:
POSA FLOTTANTE
(o galleggiante) vuol dire che il parquet è semplicemente appoggiato su un piano di posa; la posa può essere a secco nel caso di incastro a click autobloccante che lega una tavola all’altra, e in questo caso il parquet si può smontare e rimontare a piacere; oppure può avvenire con colla vinilica nell’incastro maschio-femmina nel caso l’incastro non sia a click autobloccante, quindi le assi devono essere legate l’una all’altra con adesivo per non scivolare via; nel caso in cui il parquet venga rimosso, ciò non potrà avvenire senza rompere la colla che lega le assi, con conseguente perdita della maggior parte delle tavole.
POSA INCOLLATA
vuol dire che il pavimento scelto è incollato a terra con un adesivo e non può più essere rimosso se non rompendolo tutto.
PARQUET MASSELLO
pavimento tutto in essenza, tratto interamente da un tronco d’albero, in essenza nobile per tutto il suo spessore.
PARQUET SUPPORTATO
parquet multistrato composto di varie essenze; gli strati inferiori possono essere compensati vari come betulla, pioppo o HDF e lo strato superiore è costituito da un’essenza nobile di qualunque specie; da notare che per essere chiamato parquet lo strato nobile superiore deve essere spesso almeno 2,5 mm.
PARQUET PREFINITO
pavimento in legno la cui finitura superficiale è già stata realizzata in fabbrica, quindi una volta posato è subito pronto per essere calpestato; da non confondere col parquet supportato in quanto, se è vero che quasi tutti i supportati sono prefiniti, non è però vero che tutti i prefiniti sono supportati, in quanto esistono anche i masselli prefiniti.
Non esiste un metodo migliore dell’altro. Dipende da vari fattori:
– che tipo di parquet si è scelto;
– che genere di sottofondo ci troviamo come piano di posa;
– che preferenze ha il cliente.
Vediamo un fattore per volta:
Sul mercato esistono moltissimi tipi di parquet, diversi per composizione, aggancio, finitura ecc. Ci sono diverse eccezioni e casi particolari, ma come regola generale possiamo dire che il parquet in legno massello si incolla a terra (o si inchioda) poiché leggermente meno stabile del parquet supportato, anche se molto dipende dall’essenza scelta; ma se lo stesso presenta un aggancio a click, vuol dire che l’essenza e la lavorazione garantiscono una stabilità tale da permettere il montaggio flottante (come nel caso del nostro pressato da 12 mm). Viceversa, i parquet supportati, sia che abbiano l’aggancio a click sia maschio-femmina, si possono indifferentemente incollare al massetto o mettere flottanti.
Dato per scontato che il sottofondo debba essere solido, asciutto, pulito e in piano, se abbiamo un massetto cementizio possiamo sia incollare sia mettere flottante; se abbiamo un sottofondo ancora umido o dal quale si sospetta possa risalire un po’ umidità nel tempo, è meglio metterlo flottante (sempre che l’essenza scelta lo permetta) con un telo in PVC anti-umidità sotto il tappetino; se il sottofondo è un po’ sgranato, ci sono delle piastrelle che saltano via o comunque per un motivo o per l’altro non è né liscio né compatto, di nuovo si andrà a posare un pavimento galleggiante; se c’è un sottofondo in legno, non si può incollare perché i movimenti dei due legni andrebbero a “tirare” in direzioni opposte.
Ciò è del tutto personale, sia per gusto, sia per esigenza, ecc. Quello che possiamo fare noi è elencare i vantaggi e gli svantaggi principali della posa in opera con entrambe le metodologie.
– vuole una sensazione di più solidità sotto i piedi;
– chi sa che terrà lo stesso parquet per decenni e pensa di rilamarlo dopo anni; questo processo è più facile da attuare con un pavimento incollato;
– chi non vuole vedere i giunti di dilatazione tra un ambiente e l’altro;
– chi ha il riscaldamento a pavimento;
– per la posa in bagno.
– preferisce montarsi da sé il parquet (posa DIY fai da te);
– vuole avere la possibilità di smontare il pavimento e riutilizzarlo in un altro luogo (circa l’80% del pavimento potrà essere usato di nuovo);
– desidera preservare un pavimento sottostante che non si vuole rovinare, per esempio quando si affitta un’abitazione ad estranei;
– non vuole colle sotto i piedi, neanche le più ecologiche;
– sa che c’è presenza di umidità un po’ sopra la norma;
– ha il sottofondo irregolare, difetto che viene assorbito dalla presenza di un materassino che si mette sempre quando si procede ad una posa di tipo galleggiante.
La scelta tra parquet flottante e parquet incollato è una decisione cruciale quando si decide di installare un nuovo pavimento in legno. Entrambi i metodi hanno i loro vantaggi e svantaggi, e la scelta dipende spesso dalle esigenze specifiche del cliente e dalle condizioni del sottofondo.
Parquet Flottante: Questo tipo di posa è ideale per coloro che desiderano una soluzione flessibile e reversibile. Il parquet flottante non è fissato direttamente al sottofondo, piuttosto è “appoggiato” su di esso. Questo lo rende una scelta eccellente per chi desidera la possibilità di rimuovere o sostituire il pavimento in futuro senza danneggiare il sottofondo. È anche una soluzione ideale per i pavimenti con un certo grado di umidità, come quelli situati al piano terra o in prossimità di fonti d’acqua.
Parquet Incollato: Questo metodo di posa richiede che il parquet sia fissato direttamente al sottofondo utilizzando una colla bicomponente. Offre una sensazione di maggiore stabilità e solidità sotto i piedi. È la scelta ideale per coloro che desiderano un pavimento duraturo e a lungo termine, come in ambienti ad alto traffico o in aree dove il pavimento sarà sottoposto a pesi consistenti.
Parquet ad Incastro senza Colla: Questa è una variante del parquet flottante in cui le tavole si incastrano tra loro senza l’uso di colla. Questo metodo combina la flessibilità del parquet flottante con la stabilità del parquet incollato.
Quando si opta per un sistema di riscaldamento a pavimento abbinato a un pavimento in parquet, specialmente se realizzato in bambù, la scelta obbligata ricade sulla posa incollata. Questa non solo garantisce una perfetta adesione al massetto, ma assicura anche una trasmissione del calore ottimale, elemento essenziale per garantire l’efficienza del sistema di riscaldamento.
Optare per una posa flottante (parquet senza colla) sebbene possa sembrare allettante per altre ragioni, è sconsigliato in questa situazione specifica. Questo metodo, infatti, potrebbe non garantire una trasmissione del calore adeguata, portando a problemi nel lungo periodo.
La posa flottante del parquet gode di molteplici vantaggi, ma è importante essere consapevoli anche di alcuni aspetti da considerare nel processo di scelta e installazione.
Uno dei principali elementi da tenere a mente è la necessità di lasciare dei giunti di dilatazione in corrispondenza delle porte. Questo requisito può comportare l’uso di battiscopa leggermente più spessi rispetto alla norma al fine di coprire adeguatamente tali giunti.
Parliamo adesso del rumore prodotto dal calpestio sul parquet flottante. Sebbene questo sia un aspetto quasi inevitabile per questa tipologia di posa, esistono soluzioni per minimizzare l’effetto. Una di queste è l’utilizzo di un materassino antirumore di buona qualità, in grado di assorbire e ridurre i rumori generati dal calpestio, contribuendo a creare un ambiente più confortevole e silenzioso.