il calore del legno, la resistenza del bamboo

PARQUET IN LEGNO E IN BAMBOO: ALLA FINE, CHE DIFFERENZE CI SONO?

Pubblicato il 13 dicembre 2024

PARQUET IN LEGNO E IN BAMBOO: ALLA FINE, CHE DIFFERENZE CI SONO?

INTRODUZIONE

Ogni tanto alcuni clienti che vengono a trovarci ci chiedono di parlargli in generale del parquet in bamboo e se ci sono delle differenze con il più comune parquet in legno. Bisogna dire che oggi i clienti sono molto ben informati e che la maggior parte di loro viene da noi già con un bel bagaglio di informazioni, trovate su internet ovviamente.

Ma non per tutti è così: c’è chi passa in ufficio del tutto a digiuno di informazioni parquet ecologico bambooe in quel caso cerchiamo di dargli una panoramica il più completa possibile su questo poliedrico materiale, il bamboo.

Anticipiamo subito che non ci sono grandi differenze tra parquet in legno e parquet in bamboo: che sia l’uno o l’altro, si tratta in tutti i casi di un pavimento in materiale legnoso, con tutto il comfort che portano con sè tali materiali.

Tuttavia, ci sono alcune importanti differenze. Ma prima di addentrarci negli aspetti che li differenziano, vediamo da che cosa sono accomunati i due parquet, di legno e di bamboo.

LEGNO E BAMBOO: SIMILITUDINI

Come accennato brevemente qualche riga fa, la prima cosa da notare è che sono entrambi parquet e sempre risultano simili sotto questi aspetti:

COMFORT: i parquet si caratterizzano per il comfort d’uso; gran parte dei materiali naturali di origine vegetale utilizzati dall’uomo nei millenni risultano sempre confortevoli per le nostre abitazioni: tutti i tipi di legno, il bamboo, il sughero, il cocco, sono tutti materiali isolanti (quindi caldi) e che trasmettono accoglienza e calore. Ci si può camminare a piedi nudi e sono più morbidi della pietra. Quindi, sotto questo punto di vista, il legno e il bamboo fanno lo stesso identico “lavoro”: rendono confortevoli e caldi gli ambienti dove vengono posati.

FINITURA: di entrambi può essere personalizzata la finitura: un parquet in legno o in bamboo si può lasciare grezzo, oppure si può verniciare come il 90% dei parquet in circolazione; oppure si può oliare, o ancora dare la cera per parquet. Tutti si prestano a essere personalizzabili a seconda del gusto di ognuno.

GEOMETRIA DI POSA: si possono tutti posare a terra secondo varie geometrie: a tolda di nave, in diagonale, a spina italiana o ungherese, a cassero regolare, ecc.

RIPRISTINO NEL TEMPO: sia il legno sia il bamboo si possono rilamare negli anni, se necessario. Basta che siano stati incollati e che ci sia abbastanza strato nobile o, meglio ancora, che sia massello, per rendere possibile una lamatura anni dopo e un nuovo trattamento con vernice, o con olio, o a cera.

ASSORBIMENTO DEI RUMORI: rispetto a materiali più “duri”, come la pietra, le piastrelle o il cemento, il legno e il bamboo isolano di più dai rumori e trasmettono meno rumore quando calpestati.

BIODEGRADABILI: dopo centinaia di anni, il legno e il bamboo Inside a bamboo foerestmarciscono e ritornano alla terra; la pietra, per esempio, non è che non sia biodegradabile, semplicemente rimane presente nell’ambiente per migliaia di anni.

Da tutto ciò, vediamo che sono molte più le cose che uniscono il legno e il bamboo rispetto a ciò che li differenzia. Tuttavia, vediamo le differenze principali tra questi due meravigliosi materiali:

LEGNO E BAMBOO: DIFFERENZE SOSTANZIALI

DIFFERENZE INTRINSECHE (non percepibili nell’uso quotidiano)

SOSTENIBILITA’: oggettivamente, l’utilizzo delle risorse forestali di bamboo e la produzione del parquet di bamboo risultano certamente più “ecologiche” rispetto al legno. Perchè? Non c’è una spiegazione breve; sotto questo aspetto un mondo separa questi due materiali. Ma, volendo sintetizzare all’osso e prendendo in esame solo due aspetti di sostenibilità, possiamo dire in primo luogo che un bosco di bamboo non viene mai disboscato per intero nè eradicato, quanto piuttosto “sfoltito” di circa un 20% all’anno, tagliando giusto le piante che servono alla produzione del parquet; invece un bosco di legno viene nella maggior parte dei casi tagliato tutto, lasciando completamente disboscata l’area (non sempre, ma spesso); e questa è già una differenza importante. In secondo luogo, la maturazione corretta del bamboo utilizzato per parquet richiede cinque anni per crescere, quindi si sviluppa molto più velocemente di un legno e addirittura superandolo in durezza se paragonato alla maggior parte di questi; ciò determina una resa maggiore del bamboo rispetto al legno in termini di tempo. In generale possiamo quindi affermare che crescita veloce e capacità di rigenerarsi tramite una rete sotterranea di rizomi che “buttano” fuori sempre nuovi culmi, rendono il bambù una risorsa molto più rinnovabile rispetto al legno tradizionale.

COSTO: nella panoramica dei vari tipi di parquet (legno, bamboo, sughero, ecc) scale interne bambootroviamo una enorme varietà di prezzi: si va dai 20 euro al metro quadro fino a svariate centinaia di euro al metro quadro per essenze particolarmente rare e pregiate. In generale però possiamo dire che, se parliamo di parquet multistrato (quindi quelli con strato nobile in bamboo o in legno) i prezzi possono equivalersi, cioè non sarà difficile trovare una tavola di legno con prezzo pari ad una tavola di bamboo. Se invece parliamo di parquet massello tutto spessore, allora normalmente il bamboo, a parità di qualità con un’asse in legno, costa di meno: vuoi per la grande abbondanza di materiale presente nelle foreste di bamboo in Cina, vuoi per il costo del lavoro che in oriente è di molto inferiore al costo del lavoro in Europa, vuoi per le economie di scala che la politica industriale della Cina è in grado di mettere in piedi, in sostanza una plancia di bamboo massello costa meno di una plancia in rovere massello o altro legno. Certamente il fatto che una pianta di legno impieghi decenni a crescere, non depone a favore dell’economicità di una plancia in legno.

ESTETICA: qui più che di estetica parliamo di “varietà” di estetica. L’aspetto del bamboo è molto bello, piace molto in genere, ma ha una varietà molto più limitata rispetto al legno. Quest’ultimo ha colori e trame diversissimi l’uno dall’altro, un rovere non c’entra nulla con un cipresso australiano, che sarà ancora molto diverso da un sucupira. Il bamboo invece, per quante lavorazioni possa vantare, ha una decina di aspetti diversi, non di più. Tutto ciò va a vantaggio del legno, che dà più possibilità di scelta dal punto di vista estetico.

DIFFERENZE percepibili nell’uso quotidiano

DUREZZA E RESISTENZA: questa è certamente la caratteristica più ricercata e apprezzata da chi si appresta ad acquistare un pavimento in bamboo. Di suo, il bamboo standard classico lamellare, vanta un valore di durezza di 4.7 kg/mm2 secondo la scala Brinell; per dare un riferimento, teak, faggio, iroko, rovere, wengè, doussiè e afrormosia hanno tutti una durezza inferiore o pari a 4; altri legni, come l’ulivo, hanno una durezza superiore a quella del bamboo, l’ulivo per esempio ha una durezza di 6.08 kg/mm2, sempre secondo la scala Brinell. Durezza vuol dire resistenza alle botte, ai colpi, agli oggetti che cadono, in sostanza la durezza determina la resistenza alla penetrazione da impatto. Questo vuol dire che il parquet in bamboo si bollerà e consumerà meno di altri parquet. Aggiungiamo che il bamboo pressato, quello più ricercato da coloro che vogliono una resistenza “super”, ha una durezza di 11.9 kg/mm2, testato da noi in Italia presso il laboratorio Catas. Anche il Bamboo Natura ha una durezza simile, 11.77. Si tratta quindi di vere e proprie “mattonelle” di legno, con una durabilità eccezionale negli anni.

RESISTENZA ALL’UMIDITA’: se sappiamo che l’abitazione in cui andrà posato il parquet si trova in un contesto ambientale o atmosferico umido, come può essere una laguna o posti vicino al mare, dovremo scegliere un parquet con caratteristiche di resistenza all’umido. decking bamboo resistente all'acquaOgni legno ha le sue particolarità e non è detto che tutti si trovino bene a contatto con l’umidità. Il parquet in bamboo, per sua natura, preferisce un ambiente umido ad un ambiente secco. Alcuni legni patiscono l’umidità, o perchè sono teneri, o perchè non hanno di base oli naturali al loro interno che li aiutano a proteggersi dall’umido, oppure perchè non hanno dei trattamenti superficiali protettivi. Bisogna quindi evitare di posarli ove si riscontra questa caratteristica ambientale.

In questo senso, il bamboo è un materiale molto duro, quindi meno “penetrabile” dall’umidità; inoltre ha degli oli al suo interno che lo proteggono; e per sua natura vive in foreste umide e piovose. Addirittura quando nella foresta piove, il bamboo all’interno si riempie d’acqua! Quindi questa essenza è abituata per natura al contatto con l’acqua, non solo da vivo quando è ancora nella foresta, ma anche quando è stato trasformato in parquet. Vediamo più in dettaglio, per chi è interessato alla struttura interna della pianta di bamboo, perchè è intrinsecamente più resistente all’acqua: il bambù è ricco di fibre; le fibre sono delle piccolissime aste tubolari cave con diametro pari a 0,03 mm, lunghezza massima di 3,5 mm e spessore della parete di 0,006 mm. Le pareti di questa fibra sono costituite da strati, dette lamelle; nel bamboo queste lamelle sono sette, nel legno sono tre. Il maggior numero di lamelle fa sì che ci sia più superficie su cui può poggiare l’umidità, esattamente come un bosco più folto assorbe più acqua di un bosco rado: il bosco folto trattiene in sè più acqua, offre più superficie di appoggio all’acqua piovana, e quindi ne fa arrivare di meno al terreno. La stessa cosa avviene per le lamelle del bamboo. Inoltre le fibre nel bamboo sono messe longitudinalmente rispetto alla pianta, ciò che offre uno “scudo” protettivo maggiore, cioè l’acqua scivola via meglio. E in più il bamboo è ricco di silice, un minerale simile al vetro, che aiuta la pianta a proteggersi dall’acqua. parquet-bambu-naturaTutte queste caratteristiche permangono in parte nella plancia di bamboo da pavimento. In sostanza, la sua densità e ricchezza di fibre rendono il bamboo abbastanza impenetrabile all’acqua e, per estensione, all’umidità ambientale.

FACILITA’ DI PULIZIA: alcuni legni al tatto si presentano più rustici, più “grezzi” come per esempio il larice; altri sono più fini e più lisci; tra questi, troviamo il bamboo oppure il cipresso australiano. Il bamboo in particolare, si presenta con una grana uniforme, più fine e più lineare rispetto al legno tradizionale. Questo aspetto facilità la pulizia quotidiana.

RESISTENZA AL FUOCO: speriamo tutti di non dovercene mai accorgere di persona, ma il bamboo ha una compattezza tale da risultare più resistente alle fiamme; il suo tempo di innesco in presenza di fiamma viva è più lungo rispetto ad un comune legno.

Speriamo vivamente che questa carrellata di somiglianze e differenze tra legno e bamboo ti aiuti a scegliere meglio il materiale che fa per te.

 

CI AGGIORNIAMO FRA DUE SETTIMANE CON UN ALTRO INTERESSANTE ARGOMENTO: EMISSIONI VOC (Composti Organici Volatili) DEI PARQUET DA INTERNI: DOBBIAMO PREOCCUPARCI? Stay tuned…

 

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