Pubblicato il 30 ottobre 2024
PARQUET DI BAMBOO IN BAGNO E IN CUCINA: E’ IL CASO?
Questa è una delle domande più ricorrenti, sia al telefono sia quando i clienti vengono a trovarci in showroom: “Vorremmo posarlo anche in bagno: si può?”, domanda tipica del cliente. Più raro che ci chiedano per la cucina, ma anche per questo ambiente qualcuno ha dei dubbi. Le persone, chiaramente, non hanno problemi a posare i vari parquet (sia in legno sia in bamboo) nei normali ambienti della casa, come può essere la sala, le stanze, i corridoi; ma quando si parla di cucina e bagno, non pochi clienti hanno delle remore. Allora cerchiamo di rispondere a questa domanda così frequente
POSA PARQUET IN CUCINA E BAGNO: QUALI POTREBBERO ESSERE I PROBLEMI?
Premessa: in questo articolo parleremo solamente del tipo di pavimento che ci interessa: il parquet in bamboo. Non andremo a indagare le caratteristiche, le problematiche o i pregi di altri parquet in altre essenze, come faggio, rovere, olmo, cabreuva o altro. Non ci intendiamo molto di altri legni e lasciamo la parola ai rispettivi produttori e venditori. Noi siamo importatori di parquet in bamboo dal 2008 e negli anni abbiamo accumulato una certa esperienza in particolare su questo materiale, oggetto di questo post.
DUBBI RICORRENTI DEI CLIENTI SUI PARQUET IN BAMBOO POSATI IN CUCINA E BAGNO
Le possibili criticità che dànno da pensare ai nostri clienti sono sempre le stesse e più o meno si possono riassumere così:
- il primo dubbio riguarda la caduta di acqua che può verificarsi in bagno o in cucina; rovinerà il parquet?
- secondo, se il parquet è in grado di sopportare un grado di umidità più accentuato che nel resto della casa; questo dubbio viene soprattutto per quanto riguarda il bagno
- terzo, cosa succede in caso di allagamento vero e proprio, che si suppone debba avvenire in cucina in seguito a rottura di una tubatura magari della lavastoviglie oppure in bagno nel caso la lavatrice perda; nessuno vuole ritrovarsi “un lago” in bagno di ritorno dalle vacanze o alla sera
- ci chiedono poi di come si comporta il parquet in cucina, in caso di caduta di liquidi di cottura, o sporco in genere legato alla preparazione dei cibi
- cosa succede in caso di caduta di oggetti pesanti, come pentole, ecc
- metto le piastrelle in prossimità del piano cucina e poi parto col bamboo oppure metto tutto bamboo? Altra domanda ricorrente.
- e poi ci sono altre questioni sparse, se è opportuno montare la cucina sul parquet oppure no, se si può pulire con facilità, se in bagno si deve montare incollato o flottante, ecc. ecc.
Andiamo con ordine e cerchiamo di dare una risposta a tutte queste domande, partendo dalla cucina
POSA PARQUET IN CUCINA: E’ OPPORTUNO?
a questa domanda, noi rispondiamo che non ci sono problemi a posare, in particolare il parquet in bamboo, in cucina, per i motivi che andiamo a vedere:
CADUTA DI ACQUA SUL PARQUET IN CUCINA
In un precedente post abbiamo parlato di come l’essenza di bamboo sopporti bene l’umido; questo aspetto, unito al fatto che il parquet Pavibamboo è tutto massiccio senza aggiunta di altri legni all’interno della tavola che potrebbero soffrire l’umidità, rende la posa in cucina assolutamente possibile. Quindi due aspetti giocano a favore della posa in cucina:
- bamboo, essenza naturale di per sè resistente all’umido
- tavola di bamboo tutto massiccio, tutto spessore, che rende il parquet ancora più resistente alla caduta d’acqua
Se cade dell’acqua, poca o tanta che sia, non procurerà danni al parquet, sempre che non stazioni troppo a lungo sullo stesso, e su questo ritorniamo a breve in un punto successivo. In generale, la caduta di gocce d’acqua o di un’intera brocca d’acqua, al di là del fatto che allaga una buona porzione di pavimento, non è un problema per il parquet. Non bisogna farsi prendere dal panico se tanta acqua cade accidentalmente, non succede nulla. Infatti prima che l’acqua penetri nell’incastro che c’è tra una tavola e l’altra, deve passare un bel po’ di tempo, anche venti minuti. L’incastro tra una tavola e l’altra è molto tenace, non ci sono fessure, per questo ci mette tanto tempo a passare sotto. In venti minuti c’è tutto il tempo di asciugare per terra. Se poi un po’ d’acqua sarà penetrata nelle fughe del parquet, non è un problema perchè pian piano evapora non lasciando il parquet nè danneggiato nè rigonfio. Se cadono solo delle gocce d’acqua, possiamo non prenderci la briga di asciugarle, evaporano da sole o se penetrano nel legno non fanno nessun danno.
Altro argomento
UMIDITA’ PIU’ ALTA IN CUCINA
In cucina si può registrare un tasso di umidità un po’ più alto che nel resto della casa, ma non tanto quanto in bagno comunque; questo è dovuto alla cottura dei cibi, al vapore acqueo che si forma durante la bollitura dell’acqua, ecc.
Però è anche vero che non si cucina tutto il giorno e che normalmente nelle cucine c’è almeno una finestra che permette di aerare il locale. Questo abbatte sicuramente l’umidità residua media che si forma in cucina e solo saltuariamente potrà esserci più umidità della media.
Il parquet in bamboo è molto stabile, ma essendo massello ed essendo comunque un materiale igroscopico (vedi post precedente), è prudente e sensato prevedere di lasciare un po’ più di spazio attorno ai muri, di modo che se l’ambiente della cucina risulti stabilmente più umido per la prolungata e continua cottura di cibi, il parquet abbia lo spazio per espandersi quel poco di più che nel resto della casa. Sarà sufficiente prevedere qualche millimetro di spazio in più tra parquet e muro, non di più.
Non ci accorgeremo neanche che il parquet, in caso di persistente umidità, si sta prendendo due o tre millimetri in più che nel resto di casa.
PARLIAMO DI ALLAGAMENTO VERO E PROPRIO IN CUCINA
Situazione in cui non vorremmo mai trovarci. Ma tant’è, a volte capita. Negli anni i clienti ci hanno raccontato svariate volte di quello che era successo tempo prima, o di quello che stava succedendo, in caso di allagamento. Qui si parla di acqua fino alle ginocchia!, come in caso di eventi naturali come alluvioni, o perdite di acqua consistente dall’alloggio del piano di sopra. Non succede spesso, ma succede.
In quel caso possiamo non rammaricarci di aver posato un parquet in bamboo e non delle piastrelle, in quanto possiamo affermare che il bamboo da questo punto di vista è un materiale davvero eccezionale. In caso di allagamento, il pavimento di bambù si può imbarcare come tutti i parquet in legno, può svirgolarsi, arcuarsi, ecc. Però nella maggior parte dei casi, RIPRENDE LA FORMA ORIGINALE!, se il movimento delle assi danneggiate non è troppo accentuato. Ritorna in posizione come quando è stato posato! Questo non succede sempre; se càpita che rimane in acqua tanto a lungo, può forse non essere recuperabile. Ma in caso di “alluvioni” lampo, in cui l’acqua non permane per parecchie ore e defluisce in fretta, allora è assolutamente possibile che si recuperi.
Sarà necessario avere la pazienza di aspettare che il parquet asciughi, anche parecchie settimane, ma se gli si dà il tempo il parquet riprende la forma originale. Nel caso in cui non sia recuperabile, sarà certamente preferibile aver posato un parquet flottante, alla bisogna più facile da smontare di un parquet incollato.
In caso di allagamento anche parziale, può capitare che l’acqua rimanga tanto a lungo su dei punti specifici del pavimento, e in quel caso il bamboo scurisce o addirittura annerisce come tutti i legni; se succede, il colore non ridiventerà quello originale e sarà necessario valutare una sostituzione di quell’area di pavimento.
Qui abbiamo un po’ esulato dal nostro argomento, ma andiamo avanti con
CADUTA DI SUGO, LATTE, CAFFE’, OLIO O ALTRI LIQUIDI “DA CUCINA”
In questo caso il fatto che sia bamboo o un altro legno non influisce sulla resistenza del parquet posato in cucina. Non importa se parliamo di ulivo o di rovere o di bamboo. Quello che conta in questo caso è la finitura del parquet.
In linea generale, se il parquet posato è verniciato, cioè prefinito con una vernice trasparente o colorata, sarà molto più resistente alla caduta di liquidi, all’assorbimento, al cambio di colore, ecc. Se invece parliamo di parquet oliati è più facile che si macchino e assorbano ciò che cade dal piano di cottura. Certo, i parquet oliati sono bellissimi, dànno una sensazione di naturalezza unica, ma da questo punto di vista sono un po’ più delicati.
Cosa può fare il parquet in bamboo Pavibamboo in cucina?
I nostri modelli “Bamboo Classico” e “Bamboo Pressato” sono trattati con la finitura americana di marca PPG; questa finitura è applicata in fabbrica in undici strati, è una finitura di tipo opaco con un feeling e un aspetto naturale. Impedisce a lungo la penetrazione dei liquidi da cucina nella tavola di parquet: che sia olio, vino, caffè ecc, con una spugnetta la macchia viene via anche dopo parecchio tempo. Quindi per l’uso in cucina non vediamo particolari problemi.
Il modello “Bamboo Natura” viceversa non è trattato come i normali parquet. In effetti ha una superficie unica nel panorama dei pavimenti in legno: nel Bamboo Natura durante la lavorazione è stata lasciata la pelle della pianta del bamboo, che è anche la parte più dura. Questo conferisce una durezza eccezionale al pavimento ma soprattutto la pelle del bamboo non viene penetrata dai liquidi! E quindi qualunque cosa ci cada sopra viene pulita con facilità. La superficie del Bamboo Natura ha un aspetto del tutto naturale, ma al contempo presenta un certo grado di lucidità e lisciezza, che facilita la rimozione dello sporco. La finitura è a cera.
CADUTA DI OGGETTI SUL PARQUET IN CUCINA
Sotto questo aspetto il parquet di bamboo, con la sua particolare durezza, può tornare utile in cucina in caso un pentolino o altro oggetto duro cada per terra. In questo caso è da preferirsi un parquet duro, che non si ammacca e non si bolla quando ci cade sopra qualcosa.
Ricordiamo la durezza dei vari bamboo comparati al rovere, che già è considerato un legno duro: secondo la scala Brinell, il rovere ha una durezza di 3.7 kg/mm2; il bamboo classico 4.7; il bamboo Natura 11.77; il bamboo strand woven 11.9, risultati rilevati da test eseguiti in Italia dal Catas di Udine. Vediamo che gli ultimi due parquet sono eccezionalmente duri e difficilmente penetrabili, anche da oggetti aguzzi in caduta libera.
PIASTRELLE FIN SOTTO AL PIANO COTTURA O TUTTO PARQUET?
Come abbiamo visto, il parquet posato in tutta la cucina sopporta bene le sollecitazioni sia meccaniche (caduta di oggetti) sia ambientali (umidità, sporco, ecc).
Ma ciò non toglie che qualche cliente preferisca inserire delle piastrelle nelle immediate prossimità del piano cucina, che chiaramente sono molto pratiche e a prova di qualsiasi sollecitazione (a parte il fatto che possono creparsi se ci cade sopra qualcosa di pesante e il legno invece no). Dopodichè a un metro dal piano cucina si può partire col parquet. Sotto questo aspetto non abbiamo consigli da dare o cose migliori da fare, ognuno ha libertà totale di scelta, in base alle proprie preferenze, abitudini, dalla comodità che si vuole avere, ecc.
PROBLEMATICHE VARIE
- LA CUCINA SI POSA SOPRA IL MASSETTO (SOTTOFONDO) OPPURE SOPRA IL PARQUET?
– se si tratta di parquet incollato, la cucina viene montata sopra il parquet; quindi si parchetta tutta la stanza e poi viene montata la cucina sopra il parquet;
– se si tratta di parquet flottante, nulla vieta di montarlo sopra il parquet, ma in genere si preferisce montare prima la cucina sul sottofondo e poi parchettare la stanza arrivando fin quasi contro i piedini della cucina. In questo modo il parquet posato in maniera galleggiante è più libero di muoversi senza il peso della cucina che lo tiene in compressione e poi, in caso di piccole perdite d’acqua da parte degli elettrodomestici (frigo, lavastoviglie) o del lavandino, non si va a danneggiare il parquet posato sotto la cucina; e in più si risparmia di materiale e di posa.
- SI PULISCE CON FACILITA’? Sì, data la particolare finitura del bamboo classico e bamboo strand woven trattati con finitura americana PPG e data la particolare lucidità del bamboo Natura, le macchie eventuali che si producono dall’uso della cucina vengono via con facilità e non penetrano nel legno.
Dopo questa full immersion su vari aspetti della posa di un parquet in cucina, veniamo al bagno.
POSA PARQUET IN BAGNO: E’ OPPORTUNO?
Ora parliamo del bagno e delle possibili problematiche connesse
UMIDITA’ IN BAGNO
Il bagno può essere l’ambiente più problematico per la posa di un parquet. Come mai? Semplicemente perchè si tratta dell’ambiente più umido della casa, di gran lunga più umido della cucina, che infatti come abbiamo visto non presenta problemi neanche sotto questo profilo.
Anche se temporaneamente, cioè solo per il tempo di una doccia, in bagno si produce tanto vapore, e se non si ha l’accortezza di lasciare sempre la finestra aperta mentre si fa la doccia o di cambiare l’aria in un momento successivo, il rischio è che l’umidità aumenti a dismisura.
Quindi il pericolo vero è che il bagno venga usato come una mezza sauna, con scarsissimo ricambio d’aria e umidità/ calore stazionari. Inoltre la caduta di acqua dalla doccia o la presenza costante di gocce sul pavimento producono un effetto indesiderato su alcuni parquet ricchi di tannino; il tannino reagisce all’umidità e possono crearsi antiestetiche macchie scure.
Alla luce di tutto ciò, in genere si sconsiglia la posa di un parquet nella stanza da bagno. Nessun parquet infatti, neanche il teak che è il migliore legno sotto questo punto di vista, può rimanere indenne se si fa un uso “intensivo” del bagno, vale a dire non tenere aperta la finestra durante la doccia, oppure non cambiare del tutto l’aria una volta finita la doccia, o ancora non asciugare mai per terra come se ci fossero piastrelle… In questo senso, qualunque parquet è sconsigliato, in quanto il bagno viene più usato come una sauna, con un tasso di umidità e un calore costantemente fuori norma. Oltre all’alta umidità, che può costituire un problema per un parquet con proprietà chimico-fisiche poco adatte ad ambienti umidi, la costante presenza di gocce sul parquet, come abbiamo detto, può creare macchie, fuoriuscita di tannino come succede col rovere, scolorimenti, cambi di colore, ecc.
Per tutti questi motivi prudenziali ma molto sensati i produttori sconsigliano l’uso del parquet in bagno, e lo facciamo anche noi se intendete utilizzare il bagno come una sauna. L’esperienza dei nostri clienti però ci ha insegnato che il parquet in bamboo, una delle essenze più adatte ad ambienti umidi e priva di tannino (le altre sono teak, iroko, merbau e bamboo, più altri legni esotici meno conosciuti), normalmente si comporta bene in bagno. La posa in bagno rimane una scelta autonoma del cliente, che sa come utilizza il bagno: se mette i tappetini, se asciuga normalmente, se arieggia, se c’è una finestra che non sta sempre chiusa…. Se il cliente sa che utilizza il bagno in maniera “normale”, può pensare di mettere il parquet in bamboo anche in questo ambiente. In più, la finitura superficiale impermeabilizza bene le tavole da caduta accidentale di acqua, che prima che si danneggino devono veramente venire sottoposte a grandi maltrattamenti.
In sostanza, se non riuscite a concepire il vostro bagno senza il calore di un parquet, allora il bamboo potrebbe essere una buona scelta.
PARQUET E PIATTO DOCCIA/VASCA DA BAGNO: CHE FARE?
Un problema che può occorrere è la perdita di acqua dal piatto doccia oppure dalla vasca da bagno. Chi parquetta il bagno, non resiste alla tentazione di andare col legno fin sotto il piatto doccia, perchè è bellissimo avere solo parquet su tutto il pavimento, senza antiestetici inserti di piastrelle. Nulla di male in questo caso, l’importante è che l’impresa edile o l’idraulico che si occupa di piazzare doccia e vasca lo faccia isolando bene tutto e scongiuri perdite nascoste dal piatto doccia che poi esfiltreranno nel parquet. Se càpita, le tavole subito in prossimità della perdita anneriranno e non saranno recuperabili. Rimangono sane dal punto di vista strutturale, ma non torneranno al loro colore originale.
COME SI POSA IL PARQUET IN BAGNO? INCOLLATO O FLOTTANTE?
Siamo giunti al termine di questo lungo post. Ci lasciamo con un’ultima domanda ricorrente: il parquet in bagno va posato flottante o incollato?
A questo quesito purtroppo non possiamo fornire una risposta univoca in quanto ci sono due scuole di pensiero: circa metà posatori di parquet pensano che sia meglio incollarlo, l’altra metà che sia meglio posarlo galleggiante su tappetino. Peccato non avere una risposta chiara.
Dalla nostra esperienza, possiamo dire che nè in un caso nè nell’altro abbiamo riscontrato problemi. Se il cliente in fase di acquisto ha optato per il parquet incollato (come per esempio il bamboo classico o il bamboo natura) lo incollerà anche in bagno; stessa cosa dicasi per il parquet flottante (bamboo strand woven galleggiante), che verrà parimenti posato flottante. Quest’ultima soluzione è in generale più comoda nel caso in cui si debba procedere alla sostituzione di qualche tavola.
Per la posa incollata, alcuni posatori vogliono che il parquet sia completamente fermo e sigillato, di modo che l’acqua non penetri molto difficilmente sotto il parquet o nel muro; però nel caso in cui l’acqua penetri nel legno e arrivi al massetto, ci metterà anche più tempo ad evaporare e rimarrà più a lungo intrappolata tra il massetto e il parquet.
Per la posa flottante, gli elementi sono più mobili, c’è uno strato d’aria tra il parquet e il massetto e questo favorisce l’evaporazione di eventuale acqua penetrata in profondità.
CONCLUSIONE
Riportando la nostra esperienza di questi anni, dal 2008, nessun cliente ci ha chiamato per comunicarci di aver avuto problemi per la posa in bagno, nonostante un buon 30% abbia deciso di utilizzarlo in questo ambiente.
CI AGGIORNIAMO FRA DUE SETTIMANE CON UN ALTRO INTERESSANTE ARGOMENTO: POSA FLOTTANTE O INCOLLATA? PRO E CONTRO! Stay tuned…
Contattaci se hai delle domande cui non hai trovato risposta »